Spettacoli

VENERE NEMICA

Prosa2023.24

giovedì 26 settembre 2024
21:00

venerdì 27 settembre 2024
21:00

sabato 28 settembre 2024
19:00

domenica 29 settembre 2024
17:00

Teatro Rossini

- da €8 a €27- in vendita da mercoledì 18 ottobre 2023

Lo spettacolo Venere nemica con Drusilla previsto al Teatro Rossini di Pesaro dal 22 al 25 febbraio scorsi e rinviato a causa di motivi di salute dell’artista, sarà recuperato da giovedì 26 a domenica 29 settembre 2024

prima nazionale

da Amore e Psiche di Apuleio
di e con Drusilla Foer
direzione artistica Franco Godi
produzione Best Sound
produzione esecutiva – booking agent Savà Produzioni Creative- Monica Savaresi

Dopo il successo strabiliante delle anteprime presentate a Milano e Roma all’inizio del 2020, Drusilla Foer, attrice, cantante e autrice, porta in tour nei teatri italiani il suo nuovo spettacolo, Venere Nemica, la sua seconda prova autorale.
In principio era Eleganzissima, il recital che per primo ha fatto conoscere al pubblico teatrale il suo talento ironico e sagace. Ora l’iconica Signora dallo stile unico Drusilla Foer porta in scena Venere Nemica, un testo
ispirato alla favola di Apuleio Amore e Psiche, riletta in modo croccante, divertente, commovente, a tratti tragico, che tocca temi antichi e attuali, come la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna, il conflitto secolare fra uomini e dei. Gli archetipi affrontati nel testo si rivelano di un’attualità disarmante, resa ancora più evidente dal trasparire della personalità spiccata dell’interprete, nel ruolo della Dea, ora vivente fra gli umani mortali, assistita da una ineccepibile Elena Talenti, cantante e attrice di musical di successo (Sister Act), nelle vesti di una solerte quanto inflessibile cameriera.
I brani musicali sono cantati dal vivo da Madame Foer, con l’incantevole carisma che la contraddistingue.
Venere, la dea immortale, quindi tutt’ora esistente, vive lontano dall’Olimpo e dai suoi odiati parenti. Dopo aver girovagato per secoli, abita attualmente a Parigi fra i mortali. Non essendo gli Dei più creduti, la dea della bellezza e dell’amore finalmente può permettersi di vivere nell’imperfezione dell’umano esistere.
“Immaginate la mia gioia! Una dea, condannata a vivere nell’eterna umidità del mare, scoprire l’esistenza della messainpiega”.
Ricordando in un flashback comico e tragico, la vicenda di Amore, il figlio ingrato e disobbediente, e Psiche, sulla quale proietta – da suocera nemica – tutto il suo rancore di Dea frustrata e insoddisfatta, Venere si vendica “sulla straordinaria mortale, creduta venere in terra”.
Deus ex-machina crudele e spietata, Venere ricorda l’unica occasione nella quale ha provato un sentimento di amore, curando il figlio che, fuggito dall’amata Psiche, torna da sua madre, dea e padrona, per farsi lenire le ferite di un amore ingannato.
“Io sono sempre stata la mia sola priorità”.
“Se c’è una cosa che un Dio detesta è non essere creduto”.