Spettacoli

THEATRE ON A LINE

Now Everywhere

martedì 9 / domenica 14 giugno 2020
17:00 - 17:30 - 18:00 - 18:30 - 19:00 - 19:30 - 20:30 - 21:00 - 21:30 - 22:00

Online

- Posto unico €8

SPETTACOLO AL TELEFONO

Iraa Theatre – Teatro di Dioniso
THEATRE ON A LINE
A labyrinth made of all the paths one has taken
[Un labirinto fatto di tutti i percorsi che abbiamo attraversato]
di Cuocolo/Bosetti
con Roberta Bosetti

[spettacolo in italiano o inglese]

NOW / EVERYWHERE
teatro, musica e danza possibili (adesso) è il nuovo progetto di AMAT circuito multidisciplinare di teatro, musica, danza e circo delle Marche, realizzato con Regione Marche e MiBACT in collaborazione con LaRiCA / Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, che nasce come risposta a questo tempo inedito e drammatico. Parafrasando Pasolini e la sua “disperata vitalità” – sentimento che ha mosso il progetto – vuole essere “un atto d’amore, il nostro”: per il teatro, per il nostro compito in esso, proporre alla Platea delle Marche – e non solo – i momenti di ‘invasione’ ed ‘evasione’ propri dell’esperienza teatrale, continuare a riflettere su di essa. Tornare a farlo adesso, nelle forme possibili, cogliendo l’occasione che questa sfida storica rappresenta. Cogliere la circostanza per esplorare il teatro in forme e pensieri nuovi, che ci consentono subito di tornare ad operare lanciando nuove sfide allo spettatore e che potranno poi affiancare l’esperienza di fruizione abituale.
Se l’emergenza sanitaria in atto sta bloccando qualsiasi occasione di proposta nelle forme consuete venendo meno la possibilità di condivisione in un luogo fisico comunitario quale è il teatro, non ha però negato il fatto che una esperienza teatrale possa accadere “ora”, adesso. Se il luogo del teatro è interdetto non lo sono infatti i tanti luoghi immateriali- web e telefono – che a distanza permettono ancora un rapporto tra artisti e pubblico, nella contemporaneità temporale del presente. Un rapporto che guadagna in intimità ciò che perde in termini di socialità. Come in un rapporto amoroso in cui gli amanti sono alla ricerca di inediti spazi e strumenti di condivisione, in attesa di un nuovo appassionato incontro. Da queste riflessioni nasce NOW / EVERYWHERE, ora e in ogni luogo, attraverso ogni mezzo che permetta proposte di un teatro possibile, un teatro cioè sempre possibile, non uno scolorito surrogato dell’esperienza teatrale ma capace di offrire nuove prospettive.
Il progetto vuole inoltre rimettere al loro posto gli elementi caratteristici della fruizione teatrale: allo spettatore è chiesto di pagare un biglietto, agli artisti è riconosciuto il giusto compenso per il loro lavoro, agli organizzatori – AMAT in questo caso – la responsabilità del progetto artistico e organizzativo che ne consente l’incontro.

THEATRE ON A LINE
Uno spettacolo che si svolge al telefono, sull’intimità, sull’ intimità con degli sconosciuti, sulle mappe, le mappe del desiderio, le mappe di possibili incontri, mappe immaginarie per incontri immaginari. È sulle storie che potremmo raccontare e su quelle che altri ci racconteranno. È sull’essere connessi, sull’essere in linea, la linea che muove, le linee telefoniche, le linee telefoniche dedicate al teatro. È sul teatro in linea, sul teatro sospeso su un linea, la linea sottile che divide realtà e finzione. Nel 2011 esce a Melbourne la prima versione di Theatre on a Line. Lo spettacolo replicato per un mese crea grande sensazione. Una versione differente verrà presentata due anni dopo a Prato con il Teatro Metastasio. Ora nella situazione che stiamo vivendo si carica di ulteriori significati.
Diventa uno dei pochi modelli disponibili se vogliamo continuare a fare teatro. Lo spettatore da case compra on line il biglietto. Prenota giorno e ora. Riceverà subito dopo un numero di telefono e una password. Alla data e orario stabiliti chiamerà il numero, verificata la password sarà messo in comunicazione con l’attrice. Lo spettacolo
inizia diventando poi una video chiamata.
Cuocolo/Bosetti, pluripremiata compagnia italo-australiana, da 20 anni ha dato vita ad una poetica teatrale che interseca realtà e finzione e si rivolge a gruppi di pubblico ristretti a cui viene chiesto di condividere dal vero e in un rapporto estremamente personale l’accadimento teatrale. Un’avventura questa denominata Interior Sites Project che conta, ad oggi, 16 parti/spettacoli che si sono svolti in casa, nel corso di una cena, in hotel, per strada, in metropolitana; Theatre on a line è il settimo episodio di Interior Sites Project; uno spettacolo nato nel 2011 in Australia dove è stato programmato per un mese con successo. Una versione differente è stata presentata due anni dopo a Prato con il Teatro Metastasio. Oggi, nella situazione in cui stiamo vivendo, Theatre on a line si carica di ulteriori significati: diventa un modello disponibile per continuare a fare teatro.
Al centro della nostra riflessione c’è il rapporto con lo spettatore. Un teatro in cui l’aspetto partecipativo,
interattivo viene esaltato. Dove lo spettatore/ospite è libero di muoversi, di esplorare lo spazio, di adottare vari punti di vista: è privo, insomma, del posto assegnato. Un teatro dove gli spettatori diventino partecipi dell’opera: si pongano in rapporto reciproco generando tra loro relazioni fisiche di prossimità, o in questo caso di distanziamento, animando il lavoro da molteplici angolature. Ci sono molti modi di immaginare il posto del teatro.
Uno è costruito di mattoni e cemento, con un sipario rosso e una serie di posti numerati; un altro è un posto immaginario pieno di giustapposizioni politiche e incontri psicologici. Non dico di abbandonare i teatri a cui, anche se non li usiamo, siamo tanto legati, ma d’intraprendere contemporaneamente un viaggio teatrale, al di là delle
abitudini, che incorpori i temi mitici dell’interrogarsi, del ricercare, che serva come mappa di desideri, sogni, paure. Un teatro ecologico, che usi l’esistente, che si prenda cura del mondo circostante, non negazione del disastro, ma redenzione del disastro attraverso il moto affettivo e conoscitivo del mettere in forma, che diventa anche la forma di un comportamento e dunque un modo etico. Chiedo ai miei colleghi di diventare visionari di quello che c’è. Questa crisi ci potrebbe aiutare a cambiare strada. Nella presa di coscienza della fragilità del sistema (non solo teatrale) potrebbe diventare una tappa nel cammino del cambiamento. Cuocolo/Bosetti

Tutti gli spettacoli sono a posti molto limitati
si consiglia di procedere prontamente all’acquisto on line su amatmarche.net