Spettacoli

TEMPORALE

teatrOltre

domenica 25 maggio 2025
18:00

Sala della Repubblica

- posto unico €8- carnet TeatrOltre GOLD 8 spettacoli a scelta €55- carnet TeatrOltre SILVER 5 spettacoli a scelta €40

A LESBIAN TRAGEDY
STUDIO

un progetto di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo
con Silvia Calderoni, Ilenia Caleo, Ondina Quadri, Francesca Turrini
atmosfere sonore Martina Ruggeri
residenze PARC Firenze, BASE Milano, Residenza Centrale Fies
con il sostegno di Passo Nord, Atelier Sì – Bologna, Lavanderia a Vapore Torino
Istituto di Cultura italiano, Paris
in collaborazione con AMAT e Comune di Pesaro per RAM – Residenze Artistiche Marchigiane
progetto di residenza finanziato da MiC e Regione Marche
co-produzioni VIELNURVIEL (Ghent), Motus Vague, ERT Emilia Romagna Teatro / Teatro Nazioanle
grazie a Leonardo Delogu, Marta Olivieri, Theo Lounguemare, Alessandra Indolfi
Roberta Indolfi, Eva Geatti, Giorgia Ohanesian Nardin, Paola Granato
Andrea Berselli, Eva Bruno, Vilma Carlini

temporale – a proposito del tempo, storico o cronologico; nella meteorologia indica un tempo cattivo, perturbazione atmosferica violenta. Stiamo lavorando su un dispositivo scenico e compositivo per spazializzare le emozioni, e tradurle in movimenti, ambienti e atmosfere climatiche ad alta intensità, molto agitate. temporale ha a che fare con l’inquietudine del tempo presente – come stiamo, sotto la pelle. Come caricare uno spazio d’angoscia. Stupore, ridere a crepapelle. Malinconia, interni densi di noia, sconforto, desolazione di ambienti naturali, foreste perdute, una lenta polverizzazione del mondo. La drammaturgia si compone di movimenti emotivi e meteorologie, stati affettivi che attivano cambi climatici e viceversa. Scrivere con le nuvole e le materie gassose, perturbazioni, fenomeni sottili. Meteore, turbamenti. Può un cambio di umore muovere l’aria, spostare una sedia, mutare il paesaggio? Corpi che si accasciano, vanno a pezzi, tremolanti, e poi ectoplasmi, umori condensati presenze gelatinose e appiccicose. Ci ossessionano le backrooms: ambienti che esistono solo nel web, saturi di colore, moquette umida, carta da parati e luci al neon intermittenti. Immagini sbagliate, quasi-luoghi che non esistono eppure ci ricordano qualcosa. Senso di spaesamento, di non familiare – sono il retro del mondo. In queste stanze gialle ripetute all’infinito, è accaduto qualcosa. Ma non sappiamo cosa. Stiamo scrivendo dei Sonetti della Disperazione – parole che si rompono se urlate, bollettini meteo delle nostre perturbazioni. A lesbian tragedy.