Spettacoli

MARINA CVETAEVA

#AngoloPoesiaPesaro

24 Luglio 2015

Rocca Costanza

Dopo l’enorme successo di pubblico e di critica delle passate stagioni, giunge quest’anno alla sua quinta edizione, L’Angolo della poesia, intuizione e progetto dell’autore e regista Giuseppe Saponara, promossa dal Comune di Pesaro, dalla Regione Marche e dalla Provincia di Pesaro e Urbino in collaborazione con l’Università degli Studi Carlo Bo di Urbino, l’Associazione Melampo Amici della poesia, partner Banca dell’Adriatico. Una rassegna pensata non solo per promuovere la poesia in tutte le sue forme, ma anche per favorire l’incontro e il confronto tra cittadini e regalar loro ogni sera stupore, bellezza e spunti di riflessione.

Quest’anno sono tantissime le novità. L’Angolo della Poesia 2015 si svolgerà infatti nel corso di un’unica intensa e appassionante settimana, dal 20 al 26 luglio, tutta dedicata ai grandi poeti del ‘900 all’interno della magnifica Rocca Costanza, la più importante opera di fortificazione della città, sede dei grandi eventi culturali del comune di Pesaro.

La struttura delle serate sarà presentata nel corso di una grande anteprima che si svolgerà giovedì 16 luglio alle 21.15 presso il Cortile di Palazzo Ricci, teatro delle passate edizioni della rassegna. Contributi filmati e interventi esclusivi offriranno al pubblico la possibilità di conoscere tutti i dettagli dell’Angolo della Poesia 2015, che a partire dal 20 luglio vedrà protagonisti all’interno di Rocca Costanza i versi di Wystan Hugh Auden, Antonia Pozzi, Antonio Machado, Ezra Pound, Marina Cvetaeva, Sergio Quinzio e Costantino Kavafis. Sette geni assoluti della poesia internazionale che con la loro opera rappresentano perfettamente il tema dell’anno “Diversi in versi”. Spiega il Sindaco di Pesaro Matteo Ricci: “Siamo molto fieri del successo di questa rassegna. Pesaro si dimostra ancora una volta una città vivace e all’avanguardia, capace di proporre ai suoi cittadini (e non solo) un calendario di appuntamenti di altissimo valore culturale”. Aggiunge l’ideatore della rassegna, Giuseppe Saponara: “Dopo aver dedicato la scorsa edizione alla scoperta dei poeti dialettali e delle tante magnifiche “Italie” (talvolta segrete e nascoste) che convivono nella nostra penisola, quest’anno L’Angolo della Poesia si proietta verso l’universalità del messaggio poetico, per raccontare le voci di sette poeti magistrali che con la loro forza hanno condizionato scelte e indirizzi letterari dell’intero ‘900, ognuno con la propria personalità e il proprio essere “diverso” da quello che il contesto storico avrebbe voluto imporgli”.

Così L’Angolo della poesia si confermerà un’alchimia di voci, musica, immagini televisive e cinematografiche, arricchite da collegamenti via Skype, musica e testimonianze dal vivo dei protagonisti di quel viaggio sempre imprevedibile e rivelatore chiamato poesia.

Venerdì 24 Luglio Serata a Rocca Costanza dedicata a Marina Cvetaeva di cui dirà Gianfranco Lauretano

Marina Cvetaeva (Mosca, 1892-Elabuga, 1941): figlia di un eminente filologo e di una musicista, ricevette una raffinata educazione artistica e cominciò prestissimo a scrivere versi. Nel 1911 sposò uno studente di filosofia, Sergej Efron, che allo scoppio della rivoluzione si arruolò tra i Bianchi. Nel 1922 seguì il marito a Praga e poi si trasferì a Parigi. Tornata in Unione Sovietica nel 1939, fu osteggiata dalle autorità; in preda a una profonda crisi depressiva, dovuta anche alla miseria e alle tragiche vicende familiari che videro l’internamento della figlia e del marito, si suicidò due anni dopo. Dopo i primi volumi di poesie, serbò un lungo silenzio fino al 1922, anno in cui uscirono contemporaneamente, a Berlino, le raccolte Versi a Blok, Congedo, Psiche, Verste, e il poemetto Lo zar-fanciulla, seguito da Il mestiere e Dopo la Russia. Negli ultimi anni si dedicò intensamente alla prosa: stralci di memorie e saggi di argomento letterario, in una mirabile prosa lirica dal complesso impianto ritmico. La poesia della Cvetaeva, tra le più originali del Novecento russo, è aliena da qualsiasi sentimentalismo e morbidezza; secco e nervosamente cadenzato, il suo verso si frantuma in unità significanti di altissima tensione emotiva. Benché non abbia partecipato ai movimenti d’avanguardia d’inizio del secolo, la sua ricerca espressiva e il suo sperimentalismo linguistico sono paralleli alle esperienze dei cubofuturisti e, in particolare, a quelle di Pasternak, cui la apparenta la concisione della visione poetica.

L’invito ogni sera per il pubblico e i cittadini sarà quello di commentare e raccontare in diretta il loro rapporto con L’Angolo della Poesia anche sui social utilizzando l’hashtag #AngoloPoesiaPesaro. I commenti più belli saranno condivisi sulla pagina facebook ufficiale della manifestazione (https://www.facebook.com/AngoloPoesiaPesaro).

Img: Generation Gap byxflickrx/ Flickr (slip from original)
Quest’opera è soggetta alla licenza Creative Commons (Attribuzione-CondividiAlloStessoModo)
https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/