Spettacoli

LUCA PAGLIARI – ZONA CESARINI. IL CALCIO, LA VITA

Miralteatro d'estate

lunedì 31 luglio 2023
21:15

Anfiteatro Parco Miralfiore

- biglietto cortesia €3

musiche originali Eleonora Beddini
a cura di Assessorato alla Rapidità

Zona Cesarini. Il calcio, la vita è uno spettacolo teatrale scritto e interpretato da Luca Pagliari in cui il football è lo sfondo di una serie di vicende umane complesse e ricche di sfaccettature. Zona Cesarini. Il calcio, la vita attraversa i temi dell’emigrazione, della povertà, del talento, dell’amicizia, del coraggio e della genialità, dando vita a un percorso spiazzante e denso di emozioni. Alla storia di Renato Cesarini si sovrappone inevitabilmente anche quella di Omar Sivori che spesso amava ripetere: “Renato per me è stato il padre che avevo perso da bambino e io ho rappresentato per lui il figlio che non aveva mai avuto.” Lo spettacolo prende corpo attraverso la narrazione intensa di Luca Pagliari che è anche l’autore del libro Zona Cesarini. Il calcio, la vita (ed. Bompiani).”
Lo spettacolo ha una durata di 90 minuti, il tempo esatto di una partita di calcio, perché come diceva Renato Cesarini “Nell’arco di una partita si consuma una vita intera.” La narrazione di Luca Pagliari accompagnata da musiche, letture fuori campo, foto e oggetti evocativi, alterna il racconto della funambolica storia di Cesarini al ricordo delle tante giornate trascorse a Senigallia assieme a Sivori nell’estate del 2004. Una narrazione “sporcata” dal rimpianto per aver scritto lo spettacolo solamente dopo la morte di Omar Sivori avvenuta il 17 febbraio del 2005. Una presenza immaginaria, quella di Sivori, che aleggia sul palcoscenico per l’intera durata dello spettacolo. Alla fine resta il gol in “Zona Cesarini”, metafora perfetta di quel residuo di spazio in cui si è ancora in tempo per agire, per compiere quel qualcosa che eviterà di rimanere schiacciati dal rimpianto, perché le parole non dette e le cose non fatte rappresentano la peggiore delle condanne.
Renato Cesarini è nato nel 1906 a Senigallia. Il papà calzolaio assieme alla giovane moglie e il piccolo Renato ancora in fasce partirono per l’Argentina in cerca di una vita migliore. Fu proprio in Argentina che Renato, dopo aver persino lavorato in un circo, scoprì il calcio che nel corso della sua vita lo portò a indossare soprattutto due maglie: quelle della Juventus e del River Plate. Maestro di vita e filosofo, prima calciatore (sette scudetti consecutivi vinti di cui cinque con la Juve e due con il River) e poi allenatore straordinario, Renato Cesarini è stato un qualcosa in più di un uomo di sport. La sua storia si intreccia saldamente a quella di Omar Sivori, che Cesarini scoprì quando Omar era un adolescente. Cesarini divenne uno degli allenatori più stimati d’ Argentina e del mondo, al punto di essere ricordato come “il maestro dei maestri”. In Italia con la Juve da allenatore vinse uno scudetto e una Coppa Italia. La “Zona Cesarini” nacque nel dicembre del 1931 per un gol segnato da Renato con la maglia dell’Italia in circostanze incredibili. Fu in tale circostanza che venne coniato il neologismo “Zona Cesarini.”
Giornalista, scrittore e storyteller, ha già ideato e condotto numerosi spettacoli teatrali ispirati a personaggi legati al mondo dello sport e non solo. Angelo Vassallo. Storia di un uomo coraggioso, lavoro dedicato al Sindaco di Pollica ucciso da mani ignote nel settembre del 2010; Tie Break in cui viene ripercorsa la storia del pallavolista Jack Sintini che dopo aver sconfitto un cancro è divenuto campione d’Italia con il Trentino Volley; Un giorno alla volta, dove viene ricostruita la spedizione in Antartide di Ernest Shackleton nei primi del‘900; Il ladro di storie. Appunti di viaggio di un giornalista distratto, attraverso una serie di storie concatenate tra loro, Pagliari racconta la vita di alcuni personaggi che hanno segnato il suo percorso professionale e umano. Zona Cesarini, il calcio, la vita è stato già rappresentato in numerosi teatri italiani. Nel 2023 lo spettacolo è stato rivisto ed arricchito, con l’intento di aumentarne l’introspezione e la forza narrativa.