Spettacoli

DUO EVOCACIONES

MUN Music Notes in Pesaro

martedì 5 luglio 2022
21:15

Chiesa della Santissima Annunziata

- posto unico €8- carnet 3 concerti €20

MARTINA BIONDI VIOLONCELLO
PIETRO LOCATTO CHITARRA

Enrique Granados (Lleida, 1867 – Canale della Manica, 1916)
Intermezzo da “Goyescas”

Isaac Albéniz (Camprodon, 1860 – Cambo-les-Bains, 1909)
Granada, n. 1 dalla “Suite Española” op. 47
Cordoba, n. 4 da “Cantos de España” op. 232

Gaspar Cassadó (Barcellona, 1897 – Madrid, 1966)
Requiebros
Serenade
Danse du diable vert

Enrique Granados (Lleida, 1867 – Canale della Manica, 1916)
Oriental, n. 2 da “Doce danzas españolas” op. 37
Andaluza, n. 5 da “Doce danzas españolas” op. 37
Elegia eterna

Manuel De Falla (Cadice, 1876 – Alta Gracia, 1946)
Siete canciones populares españolas
Danza ritual del fuego, da “El amor brujo”

Il Duo Evocaciones nasce dal desiderio di presentare sotto una nuova luce le tinte espressive dei principali protagonisti della scuola nazionale spagnola, dai pianisti Isaac Albéniz ed Enrique Granados a Manuel de Falla, la cui eredità venne interamente accolta dal violoncellista e compositore Gaspar Cassadó. Questi, rivolgendo il suo interesse sia al violoncello che alla chitarra, sancisce in maniera emblematica le ragioni sottese all’adattamento di questo repertorio per un organico insolito ma di notevole forza espressiva.

Martina Biondi è una delle più promettenti giovani violoncelliste italiane. All’etá di 17 anni ha debuttato da solista con l’orchestra eseguendo il concerto di Schumann. Da allora viene invitata regolarmente in importanti scenari musicali quali: Ravello Festival, Serate Musicali di Milano, Festival Internazionale Alfredo Piatti, Teatro di Tradizione A. Rendano, Associazione musicale M. Quintieri, Mendelssohn Remise di Berlino, Berlin Philarmonie, Piano Salon Christophori, Aurora Chamber Festival, Appassionata associazione musicale, Festival Cantiere Musicale di Montepulciano, Asolo festival. Nata da una famiglia di musicisti, Martina inizia i suoi studi all’etá di quattro anni. A soli 17 anni si diploma al Conservatorio Stanislao Giacomantonio con il massimo dei voti. Nel 2014 si perfeziona con il massimo dei voti presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Giovanni Sollima. Successivamente continua la sua formazione con Antonio Meneses presso l’Accademia Stauffer e con Peter Bruns presso la Hochschule für Musik “Felix Mendelssohn Bartholdy” di Lipsia. Nel 2016 si trasferisce a Berlino per terminare i suoi studi di Master nella prestigiosa Hochschule Hanns Eisler di Berlino con Nicolas Altstaedt. La sua formazione si è arricchita grazie alle Masterclass tenute da Jens Peter Maintz (Cello Akademie Rutesheim), Antonio Meneses (Accademia Chigiana), Gary Hoffmann nella famosa Kronberg Academy, Franz Helmerson. Martina è vincitrice di Premi internazionali tra cui Premio Pirazzi Stiftung di Francoforte, Primo premio assoluto “Premio Crescendo” tra cui anche il Premio come migliore esecuzione della Suite di Cassadó, il Secondo Premio Francesco Geminiani, semifinalista dell’Antonio Janigro Competition. Tra gli appuntamenti prestigiosi ricordiamo il debutto con l ́orchestra dei Pomeriggi musicali di Milano nel triplo concerto di Beethoven sotto la direzione di Pavel Berman, la partecipazione come ospite del programma Hope@home per la televisione francese-tedesca “Arte” ideato da Daniel Hope. Nel 2020, in collaborazione con il chitarrista Pietro Locatto, ha dato vita al Duo Evocaciones e ad un programma incentrato sulle figure di Cassadó, Albeniz, Granados e De Falla. Martina suona un Antonio Guadagnini del 1881.

Pietro Locatto “è considerato unanimemente uno dei più interessanti e promettenti musicisti italiani della sua generazione. Le sue doti interpretative fuori dal comune l’hanno rapidamente proiettato nell’empireo dei pochissimi chitarristi italiani di rilievo internazionale” (Lorenzo Micheli).
Si è formato musicalmente sotto la guida di Stefano Grondona e si è perfezionato con Frédéric Zigante, Oscar Ghiglia e Lorenzo Micheli ricevendo borse di studio e particolari riconoscimenti tra cui cinque Diploma di Merito dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Durante i suoi studi è stato borsista dell’Associazione “De Sono” e si è distinto risultando vincitore in numerose competizioni internazionali in diversi paesi tra cui si ricorda il primo premio al “Gianni Bergamo Music Award” di Lugano (nell’unica edizione riservata alla chitarra). Chitarra d’oro come “giovane promessa” al Convegno Internazionale di chitarra di Milano, ha eseguito il Concierto de Aranjuez con l’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini di Parma. Invitato dal pianista Michele Campanella ad esibirsi quale unico chitarrista all’interno del Festival Spinacorona ha tenuto recitals solistici in festival internazionali in Italia, Spagna, Svizzera, Portogallo, Inghilterra, Croazia, Belgio e recentemente è stato selezionato dall’Adelaide International Guitar Festival per un tour di concerti in Australia. Il suo profondo interesse per la musica spagnola per chitarra della prima metà del novecento ha portato alla nascita di un primo disco monografico sulle opere di Federico Moreno Torroba (Stradivarius) e di un secondo album incentrato sulle figure di Llobet, Asencio e Mompou ottimamente accolti dalla critica sia in Italia che all’estero (Rai Radio 3, American Record Guide, Discover Classical, Gendai Guitar, Guitar Classique, Musica, Amadeus…). La sua ricerca nell’ambito della musica iberica si è estesa grazie alla collaborazione con la violoncellista Martina Biondi con la quale ha dato vita al Duo Evocaciones e ad un programma sulla musica di Cassadò, Albéniz, Granados e De Falla. Parallelamente, invitato dalla rivista Seicorde, ha dato vita ad un album dedicato a trascrizioni bachiane dal clavicembalo, dal liuto e dal violoncello edito per la collana “I Maestri della chitarra”. Nel 2019 è risultato unico chitarrista vincitore per collaborare con il Teatro Regio di Torino. Da molti anni è attento all’insegnamento e attualmente svolge attività didattica come docente presso il Conservatorio di Bergamo, visiting professor alla LPMAM di Londra, oltre ad essere stato invitato a tenere masterclass in diversi festival e realtà italiane. Pietro Locatto utilizza uno strumento del padre liutaio Luigi Locatto ispirato alla Enrique Garcia del 1904 suonata da Francisco Tárrega nel suo ultimo concerto.