Spettacoli

DE PROFUNDIS

Prosa2024.25

venerdì 20 settembre 2024
21:00

Teatro Rossini

- posto unico da €8 a €27

progetto speciale (fuori abbonamento)

di Oscar Wilde
versione teatrale e interpretazione Glauco Mauri
musiche Vanja Sturno
luci Alberto Biondi
allestimento scenico Laura Giannisi
produzione Compagnia Mauri Sturno

Il “De Profundis” è una lunga lettera dedicata al suo giovane amico Alfred Douglas con il quale ebbe per qualche anno un’intima relazione. Ma in due anni di carcere Alfred non gli scrisse mai una sola riga.
Verso la fine della sua condanna Oscar Wilde ebbe il permesso di scrivere una lettera. Al mattino gli veniva consegnato un foglio e alla sera quel foglio gli veniva ripreso riempito dalle parole di solitudine, di angoscia ma anche dalla speranza che la maturazione del dolore può dare ad un’anima disperata. Solo alla fine della prigionia gli furono consegnati tutti i fogli da lui scritti.
È una lettera di dura verità e di dolcissimo dolore. Poesia, poesia di vita vera, tra le più vere che ho avuto la gioia di incontrare nei miei lunghi anni.
Spero sia così anche per voi.
È uno spettacolo particolare dove so di correre dei rischi, lo so e di questo ne sono entusiasta perché umilmente convinto di proporre al teatro qualcosa di nuovo. (Glauco Mauri)

Glauco Mauri, uno dei più grandi artisti teatrali italiani, porta in scena De Profundis di Oscar Wilde, sua la versione teatrale della lunga lettera, quasi una autobiografia che Wilde con la sua arte arguta e intelligente ha trasformato in una parabola universale della sofferenza, del valore dell’arte e dell’amore.
Mauri con il suo lavoro di elaborazione ha mirato innanzi tutto a eliminare le parti troppo letterarie, le non poche imperfezioni (dovute alle pesanti restrizioni carcerarie), le omissioni e gli spazi temporali non rispettati nell’epistola per renderla “scenicamente più efficace”. Non un romanzo, ma una lunghissima lettera indirizzata al giovane Bosie (Alfred Douglas) che Wilde scrisse durante gli ultimi mesi di prigionia nel carcere di Reading.
Nel 1895 Oscar Wilde, notissimo scrittore e commediografo di successo fu condannato a due anni di lavori forzati, il massimo della pena per i reati legati all’omosessualità. Al carcere duro, che minò fortemente il suo fisico, si unirono la bancarotta finanziaria, la perdita dei figli, che non rivide mai più, e la sua casa e i suoi beni sequestrati.
Oscar Wilde che aveva incantato i salotti letterari e mondani di Londra e Parigi fu messo al bando e sarebbe morto in miseria tre anni dopo l’uscita dal carcere, lontano dall’Inghilterra.

Con l’occasione sarà presentato a Pesaro il libro di Glauco Mauri
LE LACRIME DELLA DUSE
Ritratto di un artista da vecchio
a cura di Mauro Paladini
Edizioni Falsopiano, collana Le Arti diretta da Mario Gerosa
data, luogo e orario in via di definizione