Spettacoli

EUGENIO DELLA CHIARA IN CONCERTO

MUN Music Notes in Pesaro

martedì 12 luglio 2022
21:15

Chiesa della Santissima Annunziata

- posto unico €8- carnet 3 concerti €20

Eugenio Della Chiara • chitarra

Gaspar Cassadó (Barcellona, 1897 – Madrid, 1966)
Preámbulo y Sardana

Miquel Llobet (Barcellona, 1878 – Barcellona, 1938)
El Mestre & L’hereu Riera da “Cançons populars catalanes”

Federico Moreno Torroba (Madrid, 1891 – Madrid, 1982)
Sonatina in La maggiore
I. Allegretto
II. Andante
III. Allegro

Frederic Mompou (Barcellona, 1893 – Barcellona, 1987)
Suite Compostelana
I. Preludio
II. Coral
III. Cuna
IV. Recitativo
V. Canción
VI. Muñeira

Francisco Tárrega (Villareal, 1852 – Barcellona, 1909)
Capricho árabe

Isaac Albéniz (Camprodon, 1860 – Cambo-les-Bains, 1909)
Torre bermeja da “Piezas caracteristicas” op. 92 [tr. A. Segovia]

La chitarra e la Spagna, la Spagna e la chitarra: non esiste, nella storia della musica occidentale, un’identificazione più potente di quella che lega il grande Paese iberico e le sei corde. Un legame che, specialmente nel XX secolo, si è sviluppato in dei luoghi precisi, veri e propri punti cardinali del repertorio della chitarra. L’identità catalana è chiaramente rievocata, nelle sue melodie e nei suoi ritmi più peculiari, nelle opere chitarristiche di Gaspar Cassadó – grande amico di Andrés Segovia – e di Miquel Llobet, primo concertista a portare la chitarra fuori dalla Spagna nel XX secolo. La Sonatina di Federico Moreno Torroba svela l’atmosfera di una Madrid piena di luce, mentre Frederic Mompou – nella Suite Compostelana – riesce a descrivere in musica il cammino più famoso del mondo, dai primi passi fino alla festa dell’arrivo a Santiago. Nelle note di Francisco Tárrega e di Isaac Albéniz (che pur non avendo scritto una sola nota per chitarra deve gran parte della sua fama alle trascrizioni chitarristiche delle sue opere) si intravedono infine gli arabeschi di un’Andalucía lontana, misteriosa, antica.La chitarra e la Spagna, la Spagna e la chitarra: non esiste, nella storia della musica occidentale, un’identificazione più potente di quella che lega il grande Paese iberico e le sei corde. Un legame che, specialmente nel XX secolo, si è sviluppato in dei luoghi precisi, veri e propri punti cardinali del repertorio della chitarra. L’identità catalana è chiaramente rievocata, nelle sue melodie e nei suoi ritmi più peculiari, nelle opere chitarristiche di Gaspar Cassadó – grande amico di Andrés Segovia – e di Miquel Llobet, primo concertista a portare la chitarra fuori dalla Spagna nel XX secolo. La Sonatina di Federico Moreno Torroba svela l’atmosfera di una Madrid piena di luce, mentre Frederic Mompou – nella Suite Compostelana – riesce a descrivere in musica il cammino più famoso del mondo, dai primi passi fino alla festa dell’arrivo a Santiago. Nelle note di Francisco Tárrega e di Isaac Albéniz (che pur non avendo scritto una sola nota per chitarra deve gran parte della sua fama alle trascrizioni chitarristiche delle sue opere) si intravedono infine gli arabeschi di un’Andalucía lontana, misteriosa, antica.

Nato a Pesaro, Eugenio Della Chiara si diploma all’età di diciannove anni con il massimo dei voti e la lode nel conservatorio della sua città sotto la guida di Giuseppe Ficara. Tra i suoi maestri vi sono Andrea Dieci e Oscar Ghiglia, con cui si perfeziona all’Accademia Chigiana di Siena. Tra i premi ricevuti si segnalano – primo musicista a conseguire questo riconoscimento più di una volta – le due borse di studio della Fondazione Rossini ottenute nel 2008 e nel 2010. Parallelamente agli studi musicali completa la sua formazione umanistica presso l’Università Cattolica di Milano, laureandosi prima in Lettere Classiche e in seguito in Filologia Moderna. La sua attività concertistica lo ha portato a suonare in Giappone, Austria, Germania, Ungheria, Turchia, Spagna, Norvegia, Danimarca e Irlanda; in Italia ha tenuto recital solistici per alcune tra le maggiori istituzioni musicali del Paese, tra cui la Società del Quartetto di Milano, la Fondazione Pietà de’ Turchini di Napoli, il Festival di Martina Franca e della Valle d’Itria, la Società dei Concerti di Parma, il Rossini Opera Festival di Pesaro e l’Orchestra Sinfonica di Milano. Ha inciso tre album per DECCA: “Schubert – A portrait on guitar”, interamente registrato con strumenti costruiti a Vienna tra 1815 e 1840, “Guitarra Clásica”, antologia di rare trascrizioni chitarristiche da Haydn, Mozart e Beethoven, e “Paganini Live”, registrato dal vivo con Piercarlo Sacco. In precedenza – tra il 2012 e il 2016 – ha inciso per Discantica e per Phoenix Classics. Appassionato camerista, suona in duo con il violinista Piercarlo Sacco, con il chitarrista Andrea Dieci e con il pianista Alberto Chines. Il suo interesse per la vocalità e per il teatro musicale lo porta a frequenti collaborazioni con cantanti lirici: su tutti il mezzosoprano Teresa Iervolino e i tenori Juan Francisco Gatell e Mert Süngü. Insieme ad Alessio Boni ha portato in scena “Tutto il resto è silenzio”, lettura dell’Amleto di Shakespeare accompagnata da musiche inglesi del Seicento. Collabora assiduamente con compositori appartenenti a diverse generazioni – come Carlo Galante, Orazio Sciortino, Roberto Tagliamacco e Paolo Ugoletti – che gli hanno dedicato oltre una ventina di lavori solistici e da camera. Ha al suo attivo varie registrazioni in prima assoluta, tra le quali spicca quella della Sonata per chitarra composta da Luciano Chailly nel 1976. Dal 2015 è direttore artistico di “MU.N – Music Notes in Pesaro”, stagione di musica da camera organizzata dall’Associazione Marchigiana Attività Teatrali. Docente nei Conservatori italiani a partire dal 2017, ha prestato servizio a Latina, Lecce e Genova: attualmente è titolare di cattedra al “Tartini” di Trieste e docente a contratto presso il “Donizetti” di Bergamo.