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BAT – BOTTEGA AMLETICA TESTORIANA

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settembre 2023 - febbraio 2024

Esercizi per gli attori

a cura di Antonio Latella

Un progetto promosso

da AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali per Pesaro 2024

(progetto di Comune di Pesaro, MiC e Regione Marche con Fondazione Pescheria), Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa e stabilemobile

in collaborazione con Associazione Giovanni Testori

Una “bottega” teatrale, un luogo aperto di studio e lavoro, per darsi insieme – attori, regista, maestranze e pubblico – la possibilità di una vera ricerca intorno al mistero di Amleto nelle tre tappe formulate da Giovanni Testori, una trilogia che lo accompagnò per tutta la vita: la sceneggiatura scritta per il cinema, l’Ambleto e Post-Hamlet.

BAT_Bottega Amletica Testoriana è un progetto curato da Antonio Latella con l’obiettivo di mettere in relazione attrici e attori con la poetica di Giovanni Testori nella ricorrenza del centenario della sua nascita.

Il progetto è promosso da AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali per Pesaro 2024 Capitale Italiana della Cultura (progetto di Comune di Pesaro, MiC e Regione Marche con Fondazione Pescheria), Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa e stabilemobile, in collaborazione con Associazione Giovanni Testori. Il percorso di formazione – partito nel settembre scorso, con tappa al Piccolo Teatro Grassi di Milano dal 27 al 29 ottobre e dal 3 al 5 novembre 2023 e atteso a destinazione al Teatro Rossini di Pesaro, dal 13 al 18 febbraio 2024 – vede coinvolti otto giovani donne e uomini del teatro italiano (Noemi Apuzzo, Alessandro Bandini, Andrea Dante Benazzo, Matilde Bernardi, Flavio Capuzzo Dolcetta, Chiara Ferrara, Sebastian Luque Herrera, Beatrice Verzotti) che, nonostante siano diplomati/e da poco o da pochi anni, conservano il desiderio e la volontà di studiare e condividere il proprio processo di ricerca con colleghi e colleghe.

Sin dall’inizio il progetto BAT_Bottega Amletica Testoriana è anche affiancato da un inedito rapporto con lo spettatore: attraverso una call pubblica sono stati selezionati otto spettatrici/spettatori “in avamposto”: Elisa Agostinelli, Andrea Bontempi, Giulia Ceglia, Nicoletta Eligio, Clara Fedi, Jacopo Garbuglia, Abanoub Gayed e Anya Pellegrin. Questi otto giovani sono diventati complici della ricerca degli otto attrici/attori affiancandoli in una sorta di inedita “intimità”, condividendone il percorso in un vero processo di scambio reciproco. In una società sempre più vocata al facile consumo di prodotti anche culturali, questa esperienza vuole sperimentare una relazione inedita che non metta lo spettatore di fronte a un prodotto finito ma che lo interpelli durante il processo di creazione.

“Sicuramente la BAT – racconta Antonio Latella – nasce con il duplice obiettivo di avvicinarmi alle nuove generazioni e di consegnare loro questo autore. La difficoltà sta nel riuscire a sottrarmi, a non prevalere su di loro, perché, come è ovvio, ho delle idee su Testori, preconcetti che nascono dalla mia appartenenza al Novecento. Stimolare dei giovani, in una bottega, e affidare loro un autore mi sembra un ponte meraviglioso, rispetto al XXI secolo, per consentire a Testori di continuare a esistere. L’ho scelto perché era fondamentale, per me, individuare un autore che mi avesse trasmesso qualcosa di importante per il mio percorso e la mia ricerca. Molti anni fa ne portai in scena ITrionfi: da allora, non vi ero mai più tornato e da quell’esperienza è trascorso molto tempo. Così, quando ho visto che Testori aveva riscritto Amleto tre volte, poiché, nella mia “megalomania”, ho pensato che anche io l’avevo messo in scena tre volte, mi è sembrato che avessimo un elemento in comune: aver scelto un capolavoro con cui confrontarci in diverse epoche della vita, per vedere a che punto fossimo arrivati nel nostro percorso di ricercatori teatrali. Il testo diventa così un diario di bordo, che ci permette di capire come sta procedendo il nostro lavoro. Condividere questo itinerario con dei giovani mi sembra importante per il concetto stesso di bottega: ognuno dei partecipanti porta il proprio lavoro, lo mostra a tutti e io sono lì, che lo guardo e do consigli”.