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𝐋𝐀 𝐑𝐎𝐒𝐒𝐀 𝐃𝐀 𝐑𝐎𝐒𝐒𝐈𝐍𝐈

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13-17 marzo 2022

Dal 13 al 27 marzo il Museo Nazionale Rossini di Pesaro ospita La Rossa da Rossini. Milva icona di stile per un’arte che cura, mostra di ben 30 preziosi abiti di scena che Milva – artista indimenticabile dallo stile unico – ha indossato nel corso della sua folgorante carriera, per lei realizzati da importanti stilisti come Ferré, Versace, Armani e molti altri.
Milva, maestra di eleganza, ha infatti sempre concepito l’abito come parte integrante del suo messaggio artistico. Grazie alla generosità della prof. Martina Corgnati, figlia dell’artista, la donazione di questi abiti servirà all’avvio del primo progetto di cura con l‘arte intitolato appunto a Milva.
L’esposizione – promossa da Comune di Pesaro, AMAT, Sistema Museo, Qualia, MediCinema Italia, Christie’s Italia, Boutique Ratti (atelier pesarese che dal 1945 è sinonimo di eleganza e stile) in collaborazione con Manichini Store – giunge per la prima volta alla sua forma completa nella Città Creativa della Musica UNESCO dopo la parziale anteprima a Sanremo in occasione del festival, con un percorso espositivo-narrativo dedicato all’artista. Il percorso si concluderà poi il 5 Aprile al Teatro Franco Parenti di Milano, dove gli abiti saranno offerti all’asta da Cristiano De Lorenzo, Direttore Generale di Christie’s Italia (per informazioni e/o richieste sugli abiti in asta: astamilva@gmail.com).
“Milva aveva quell’eleganza innata che nasce dall’intelligenza, dal carattere e dall’indipendenza. Così fiera e sensuale con la sua splendida chioma fulva, autentica e teatrale, non era la tipica donna Armani, eppure a suo modo lo è stata, interpretando i miei abiti, facendoli propri in maniera sorprendente. Il suo fascino unico e la sua energia vitale sono indimenticabili. Sono felice che un abito da lei indossato faccia parte di questa esposizione: per il fine benefico e per il ricordo di una donna e artista unica”, ha dichiarato Giorgio Armani.
L’ Associazione no profit Qualia (destinataria della donazione, www.associazionequalia.org) e MediCinema Italia(www.medicinema-italia.org) da anni operano in ambito di neuroscienze e cineterapia. Con il ricavato dell’asta si attiverà una rete di luoghi di cura per il miglioramento della qualità della vita di pazienti fragili e delle loro famiglie, anche attraverso l’esperienza artistica.
Il progetto sarà incentrato sull’attività sia di ricerca sia applicativa del rapporto tra arte e scienza. Operatori sanitari, ricercatori ed esperti del mondo dell’arte collaboreranno per costruire un percorso di assistenza alle persone rese fragili da malattie neurologiche e psichiatriche. Il progetto prevede inoltre l’identificazione di luoghi nel territorio di destinazione che presentino caratteristiche capaci di assecondare il necessario equilibrio tra essere umano e ambiente, grazie all’utilizzo dell’arte come veicolo di cura.
L’inaugurazione (ad ingresso gratuito) della mostra ha luogo domenica 13 marzo alle ore 17 al Museo Nazionale e a seguire alle ore 19 la Chiesa della Maddalena ospita in anteprima nazionale il recital Io & la Rossa di e con Giovanni Amodeo, un sentito omaggio a Milva artista che più di tutti rappresenta l’eccellenza dell’espressione artistica italiana nel mondo. Attraverso i suoi ricordi Giovanni Amodeo, autore e interprete, racconta vari momenti di formazione personale e artistica, legati indissolubilmente alla carriera della nostra signora del teatro e della canzone.
Orari apertura mostra: dal martedì al giovedì con orario 10 – 13, da venerdì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Ingresso speciale mostra 5,00 euro, biglietto cortesia recital 3,00 euro. Informazioni: Museo Nazionale Rossini 0721 192 2156, AMAT 071 2072439, museonazionalerossini.it, amatmarche.net, pesarocultura.it, teatridipesaro.it.
ARTISTA
Milva, pseudonimo di Maria Ilvia Biolcati (Goro, 18 luglio 1939 – Milano 23 aprile 2021), è stata una cantante e attrice italiana. Dotata di una voce quasi tenorile molto duttile, capace di sonorità timbriche peculiari, nonché di grandi doti interpretative e di una peculiare versatilità che l’ha portata a confrontarsi con repertori straordinariamente diversi, è stata una delle protagoniste della musica e del teatro europeo tra gli anni Sessanta e il Duemila.
Molto popolare in Italia, Francia, Germania, Giappone e Grecia, ha calcato i più grandi palcoscenici del mondo: dalla Scala al Piccolo Teatro di Milano dallo Châtelet all’Opéra di Parigi e dallo Schauspielhaus di Zurigo alla Konzerhaus di Berlino, dal Concertgebouv di Amsterdam alla Suntory Hall a Tokyo, fino alla Carnegie Hall a New York.
Oltre che in Italia, ha pubblicato con successo un album anche in Francia, Giappone, Corea del Sud, Grecia, Spagna, Russia, Messico, Argentina, Perù, Uruguay, Turchia, Regno Unito, Austria, Portogallo, Jugoslavia, Paesi Bassi, Svizzera e Stati Uniti. In totale, ha inciso circa 170 vinili e cd in almeno dieci lingue diverse. Il suo repertorio spazia fra generi molto diversi fra loro: infatti, è una delle poche cantanti italiane a lavorare sia nel mondo della musica leggera che nel teatro impegnato di Brecht e Weill e a collaborare con autori come Luciano Berio nella Vera Storia con testo di Italo Calvino, e con registi come Giorgio Strehler e Werner Herzog.
La sua statura artistica è stata ufficialmente riconosciuta dalle Repubbliche Italiana, Francese e Tedesca, che le hanno conferito alcune tra le più alte onorificenze; Milva, infatti è stata: Ufficiale dell’Ordredesarts et deslettres (ordine conferitole nel 1995), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania (conferitole nel 2006), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Francese (conferitole nel 2009). Fra i numerosi successi di Milva si ricordano soltanto: Canzone di Don Backy, presentata al Festival di Sanremo 1968, dove si classificò terza; Milord, cover italiana dell’omonimo brano di Édith Piaf, alla quale la cantante dedicò un intero LP; La filanda, cover di È ounãoé di AmáliaRodrigues; La Rossa di Enzo Jannacci, composta appositamente per lei e quasi un ritratto; Alexander Platz, di Franco Battiato, Giusto Pio e Alfredo Cohen; Da troppo tempo, una delle sue più rappresentative e celebri interpretazioni, in seguito tradotta (come altri brani del repertorio di Milva) anche in Giapponese.

ICONA DI STILE
Numerosi stilisti disegnarono capi d’abbigliamento per le esibizioni di Milva, tra questi, l’amica Mila Schön realizza gli abiti degli esordi.
Anche Gianni Versace, apprezza la sensualità di Milva nel portare ogni tipo di abito, i due sono legati da un rapporto di amicizia e professionale, la veste svariate volte e la cantante è una delle prime ad indossare le maglie a corazza disegnate dallo stilista.
Verso la fine degli anni ‘80 Milva conosce Gianfranco Ferré, nasce un’intensa amicizia e da questo momento la cantante sarà vestita quasi sempre dello stilista. Uno degli abiti, realizzati su misura per Milva dall’amico Ferré è stato donato alla Galleria del costume di Firenze nel 1991.
Negli anni ‘80 Milva conosce Giorgio Armani. Lo stilista la considera una vera e propria musa, affascinato dalla sua fisicità e dall’eleganza del portamento.
Nel 1987, Gai Mattiolo presenta la sua prima collezione, lo stile ironico e sofisticato viene apprezzato da Milva che indosserà alcuni abiti dello stilista.
Stefano Dominella, presidente della Maison Gattinoni, da sempre amico e fan di Milva, la descrive come una donna elegante, amante dello stile e dell’alta moda, raffinata e determinata. La Maison ha vestito infatti per anni la cantante.
L’esperto di moda e di costume Luciano Lapadula afferma: “Il Rosso può essere più di un colore. Il Rosso è un pensiero, un’estetica, uno stile di vita, un’anima”. Il rosso è la metonimia per la figura di un’artista e i suoi capelli sono il simbolo di universo colmo di sapori, di emozioni, per un nome che diventa poesia: Milva.”
con la collaborazione scientifica di UNIPV
L’Associazione QUALIA per la ricerca teorica e applicata in neuroscienze cognitive è nata nel 2011 per supplire a quella che sta diventando una vera emergenza italiana: il reperimento di fondi per la ricerca scientifica, in particolare nell’ambito delle neuroscienze cognitive, che si occupano, tra l’altro, di patologie con grande impatto sociale come l’Alzheimer e le demenze in generale.
Fondata da un gruppo di professionisti e ricercatori, è presieduta dalla professoressa Gabriella Bottini, docente di neuropsicologia, direttrice del Laboratorio di Neuropsicologia Cognitiva e Forense – Neuroscienze e Società (CFNNS) dell’Università di Pavia e responsabile della struttura semplice dipartimentale di neuropsicologia cognitiva dell’ospedale Niguarda di Milano.
L’associazione ha erogato in questi anni diverse borse di studio a giovani neuropsicologi e ricercatori in generale sia per attività di ricerca sia per affiancare progetti clinici. È convenzionata con l’Università degli Studi di Pavia e l’Ospedale Niguarda per diversi percorsi di ricerca. Inoltre, Qualia organizza corsi per operatori del settore e incontri formativi sui disturbi cognitivi rivolti al grande pubblico e ai giornalisti. e collabora con l’Osservatorio Alzheimer del Comune di Milano, attraverso la partecipazione attiva di membri del suo direttivo a questa istituzione che, tra le altre cose, ha promosso la Carta dei diritti del paziente con deterioramento cognitivo.
MediCinema Italia – Il cinema che cura, è una Associazione non profit nata nel 2013 e ispirata a MediCinema UK, attiva in Gran Bretagna dal 1996. È l’unica organizzazione italiana che utilizza il cinema come terapia e percorsi riabilitativi. Peculiarità è la realizzazione di sale cinema senza barriere e l’allestimento di spazi dedicati alla cineterapia negli ospedali e case di cura nazionali. È presente al Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma e al Grande Ospedale Metropolitano Niguarda a Milano, con due sale cinema inaugurate nel 2016 e 2018. Grazie alla collaborazione di medici e psicologi e alle ricerche cliniche condotte in collaborazione con le Università , MediCinema Italia dal 2017 opera in ambito di neuroscienze e cineterapia, misurando i benefici prodotti dalla visione filmica . E’ dimostrato che il cinema puo’ essere strumento di valida assistenza psicologica nel miglioramento della qualità della vita delle persone. L’attività dell’associazione include anche l’offerta di laboratori artistici accuratamente realizzati e finalizzati al miglioramento del benessere del paziente con un ruolo rilevante sui tempi di guarigione, e per le persone fragili con un intervento mirato di sostegno e supporto psicologico attraverso l’esperienza artistica.

MediCinema inoltre collabora con l’Associazione Qualia sul progetto di ricerca applicativa del rapporto tra arte e scienza ed opera dal 2014 con il Patrocinio del Ministero della salute e del settore cinema con ANICA. Il regista Premio Oscar Giuseppe Tornatore ha voluto donare a MediCinema: il suo tempo e la sua creatività, per raccontare in un video l’efficacia della cura con il cinema.