Spettacoli

ENSEMBLE AURORA & EUGENIO DELLA CHIARA

MUN Music Notes in Pesaro

mercoledì 16 luglio 2025
21:15

Salone "Antonia Pallerini"

- posto unico €8

Ensemble Aurora
Enrico Gatti e Pietro Battistoni • violini
Cristiano Delpriori • viola
Cristina Vidoni • violoncello

Eugenio Della Chiara • chitarra

Luigi Boccherini (Lucca, 1743 – Madrid, 1805)

Quintetto per chitarra e archi n. 6 in Sol maggiore, G. 450
I. Allegro con vivacità
II. Andantino lento
III. Tempo di minuetto
IV. Allegretto

Quintetto per chitarra e archi n. 7 in Mi minore, G. 451
I. Allegro moderato
II. Adagio
III. Minuetto
IV. Allegretto

Quintetto per chitarra e archi n. 4 in Re maggiore, G. 448
I. Pastorale
II. Allegro maestoso
III. Grave assai
IV. Fandango

L’associazione fra suono e luce, rivelata da affinità etimologiche
fra le parole che indicano il suono ed il sorgere del sole ,
ricorre spesso nei miti di molti popoli dell’antichità.
Dalla tradizione europea a quella indo-asiatica
ed eschimese fino alle culture primitive
di Africa e d’America, la sorgente
da cui emana il mondo
è un suono di
luce.
*

Ispiratosi ad Eos, la “dea dalle rosee dita”, Enrico Gatti ha fondato nel 1986 l’Ensemble Aurora insieme ad altri artisti appassionati allo studio e all’interpretazione del patrimonio musicale anteriore al 1800, con particolare riferimento a quello italiano. Ciascuno dei musicisti dell’ensemble ha alle sue spalle un attento lavoro di ricerca personale, ed ha perfezionato e qualificato la sua preparazione presso le più prestigiose scuole europee quali il Conservatorio Reale dell’Aja, la Schola Cantorum di Basilea, il Centro di Musica Antica del Conservatorio di Ginevra, il Mozarteum di Salisburgo, il Conservatorio Superiore di Parigi. Il gruppo si è esibito in quasi tutti i paesi europei, negli Stati Uniti, in America del Sud ed in Giappone, ospite di importanti stagioni concertistiche e festival internazionali. L’Ensemble Aurora ha inciso per Tactus, Symphonia, Arcana e Glossa, con cui ha realizzato varie prime registrazioni mondiali. È stato insignito, fra gli altri riconoscimenti, due volte del Premio Internazionale del disco “Antonio Vivaldi” per le migliori incisioni di musica strumentale italiana del 1993 e del 1998; l’integrale dell’op. III di Corelli ha ricevuto il “Diapason d’or de l’année” 1998 e quella dell’op.IV il Preis der Deutschen Schallplattenkritik.

Nato a Pesaro, Eugenio Della Chiara si diploma all’età di diciannove anni con il massimo dei voti e la lode nel conservatorio della sua città sotto la guida di Giuseppe Ficara. Tra i suoi maestri vi sono Andrea Dieci e Oscar Ghiglia, con cui si perfeziona all’Accademia Chigiana di Siena. Tra i premi ricevuti si segnalano – primo musicista a conseguire questo riconoscimento più di una volta – le due borse di studio della Fondazione Rossini ottenute nel 2008 e nel 2010. Parallelamente agli studi musicali completa la sua formazione umanistica presso l’Università Cattolica di Milano, laureandosi prima in Lettere Classiche e in seguito in Filologia Moderna. La sua attività concertistica lo ha portato in Giappone, Austria, Germania, Ungheria, Croazia, Turchia, Spagna, Norvegia, Danimarca e Irlanda; in Italia ha suonato per alcune tra le maggiori istituzioni musicali del Paese, tra cui la Società del Quartetto di Milano, Musica Insieme Bologna, il Festival della Valle d’Itria, la Fondazione Pietà de’ Turchini di Napoli, la Società dei Concerti di Parma, il Rossini Opera Festival di Pesaro e l’Orchestra Sinfonica di Milano. Come solista è stato ospite dell’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo, dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana e dell’Orchestra Senzaspine, collaborando con direttori quali Diego Ceretta, Jordi Bernàcer, Matteo Parmeggiani e Tohar Gil. Oltre ai concerti di Rodrigo e Castelnuovo-Tedesco, nel suo repertorio figurano anche un’ouverture concertante a lui dedicata da Carlo Galante e la versione per chitarra e orchestra della Sonatina di Moreno Torroba, da lui suonata in prima esecuzione italiana il 13 luglio 2023 a Palermo. Tra 2018 e 2020 ha inciso tre album per DECCA: “Schubert – A portrait on guitar”, registrato con strumenti costruiti a Vienna a inizio Ottocento, “Guitarra Clásica”, antologia di trascrizioni da Haydn, Mozart e Beethoven, e “Paganini Live”, registrato dal vivo con Piercarlo Sacco. Nel 2024 esce il suo primo album per Naxos – dedicato alle opere complete per chitarra di Gaspar Cassadó e Frederic Mompou – mentre nel 2025 realizza, per la stessa etichetta, la registrazione integrale delle Danzas españolas di Enrique Granados in duo di chitarre con Pietro Locatto. Compositori appartenenti a diverse generazioni – tra cui Orazio Sciortino, Carlo Galante, Roberto Tagliamacco e Paolo Ugoletti – gli hanno dedicato oltre una ventina di lavori solistici e da camera. Ha al suo attivo varie registrazioni in prima assoluta, tra le quali spicca quella della Sonata per chitarra composta da Luciano Chailly nel 1976. Appassionato camerista, suona con il violinista Piercarlo Sacco, con il pianista Alberto Chines e con il chitarrista Andrea Dieci. Insieme a Pietro Locatto forma l’Azulejos Guitar Duo, progetto dedicato alla musica spagnola composta tra fine Ottocento e metà Novecento. Il suo interesse per la vocalità lo porta a frequenti collaborazioni con cantanti lirici: su tutti il mezzosoprano Teresa Iervolino e i tenori Juan Francisco Gatell e Mert Süngü. Insieme ad Alessio Boni ha ideato Tutto il resto è silenzio, lettura dell’Amleto di Shakespeare accompagnata da musiche inglesi del Seicento. Dal 2015 è direttore artistico di “MUN – Music Notes in Pesaro”, stagione di musica da camera organizzata dall’Associazione Marchigiana Attività Teatrali. Dal 2017 è docente in vari Conservatori italiani – Latina, Modena, Lecce, Genova, Bergamo e Trieste – mentre dal 2024, anno in cui risulta vincitore di concorso per titoli ed esami, è titolare della cattedra di chitarra presso il Conservatorio “Lucio Campiani” di Mantova.