Spettacoli

JOHANN SEBASTIAN CIRCUS

Stupor Circus

25 Luglio 2019

Anfiteatro Parco Miralfiore

- Posto unico €15 Ridotto €10, Abbonamento 3 spettacoli STUPOR CIRCUS €25 Ridotto €15

GIOVEDÌ 25 LUGLIO
GIOVEDÌ 27 LUGLIO
VENERDÌ 28 LUGLIO

di Fabiana Ruiz Diaz, Giacomo Costantini
con Fabiana Ruiz Diaz, Giacomo Costantini, Andrea Farnetani
in collaborazione con Andres Tato Bolognini
creazione luci Marco Oliani adattamento luci Domenico De Vita
produzione Circo El Grito co-produzione Fondazione Pergolesi Spontini
sostenuto da MiBACT Direzione Generale Spettacolo dal vivo
Regione Marche Assessorato alla Cultura

Boleadoras, acrobatica aerea, giocoleria, mano a mano, musica dal vivo.

Un esempio di straordinaria originalità e qualità che rappresenterà sicuramente una tappa luminosa nel percorso artistico della giovane compagnia italiana di teatro circo contemporaneo.
Menzione d’onore della giuria di Scintille/Asti Teatro 36

È circo contemporaneo, ma anche antico, perché fa tesoro di secoli di arte circense. È il Circo El Grito, rivelazione degli ultimi anni, in grado di collezionare «tutto esaurito» e richiamare folle. La Stampa

Bach è tornato e si adegua alla nuova musica. Gli artisti prendono per mano il pubblico e l’accompagnano nella loro quotidianità. Johann Sebastian Circus porta in teatro la magia del circo in uno spettacolo onirico e visionario.

Nel 1977 la NASA lanciava la sonda spaziale Voyager con a bordo un disco d’oro per grammofono concepito per qualunque forma di vita extraterrestre o per la specie umana del futuro in grado di ritrovarlo. Con l’intenzione di comunicare la storia del nostro mondo e dell’umanità, tra le varie tracce del disco furono registrati tre brani di Bach. Il Sommo Maestro nel 1990 ha intercettato l’orbita di Plutone e nel 2004 ha lasciato il sistema solare. Dopo oltre duecentocinquanta anni di assenza dalle scene ed un viaggio interstellare, Johann Sebastian Bach torna sul pianeta terra per accendere i vostri animi con la sua musica. Lo vedrete suonare contemporaneamente il pianoforte elettrico, una batteria ed un sintetizzatore – che è l’organo dei nostri tempi – ed esibirsi in un numero di virtuosismo con le Boleadoras argentine!

Accompagnati dalle sue note una spericolata acrobata aerea scoprirà di saper volteggiare in aria ma di aver dimenticato come sedersi su una sedia, mentre un clown, intrappolato in un’altra epoca, tiene il suo presente in equilibrio su un archetto da violino, fragile metafora della ricerca di un punto di incontro fra la musica di dentro e quella di fuori.

Niente animali, tanta destrezza e un tendone stracolmo di poesia e fantasia. Merce rara in questo periodo. Rolling Stone Magazine

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