Spettacoli

DEMETRIO E POLIBIO

Rossini Opera Festival

12 Agosto 2019

Teatro Rossini

- Platea € 140, Posto in palco di categoria A € 110, Posto in palco di categoria B € 65, Posto in palco di categoria C € 30, Posto in palco 4° ordine € 50, Loggione (non prenotabile) € 20

12, 15, 18 e 23 agosto, ore 20.00

Dramma serio per musica in due atti di Vincenzina Viganò Mombelli
Revisione sulle fonti della Fondazione Rossini, in collaborazione con Casa Ricordi, a cura di Daniele Carnini

Direttore PAOLO ARRIVABENI
Regia DAVIDE LIVERMORE
Scene e Costumi ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI URBINO

Lisinga JESSICA PRATT
Demetrio – Siveno CECILIA MOLINARI
Demetrio – Eumene JUAN FRANCISCO GATELL
Polibio RICCARDO FASSI
CORO DEL TEATRO DELLA FORTUNA M. AGOSTINI
Maestro del Coro MIRCA ROSCIANI
FILARMONICA GIOACHINO ROSSINI
Produzione 2010

Demetrio e Polibio, dramma serio in due atti su libretto di Vincenzina Viganò Mombelli, fu messa in scena per la prima volta al Teatro Valle di Roma il 18 maggio 1812. Interpreti della prima rappresentazione furono Domenico Mombelli (Demetrio-Eumene), Lodovico Olivieri (Polibio), Ester Mombelli (Lisinga), Marianna Mombelli (Demetrio-Siveno).
L’unico brano parzialmente autografo dell’opera è il Quartetto dell’Atto II.
Rossini probabilmente compose la musica di questa opera su richiesta di Domenico Mombelli.
La storia è tratta con molte licenze dalle vicende dei regni ellenistici (in particolare dell’impero seleucide) attorno alla metà del II secolo a. C. Demetrio (II) ha riconquistato la Siria dopo che la sua famiglia è stata detronizzata da Alessandro I Bala. Sei anni dopo una sollevazione nella capitale del regno, Antiochia, provocata da Trifone, lo caccia nuovamente dal trono e causa la morte di tutti i suoi familiari. Sola eccezione il figlio infante di Demetrio, dallo stesso nome, che viene messo in salvo all’insaputa di tutti dal fido ministro regio Mintèo, il quale trova salvezza alla corte dei Parti, dove regna Polibio. Mintèo muore quando il bambino è ancora piccolo, e non fa in tempo a svelare né a lui né a Polibio la sua vera origine. Polibio crede così Demetrio, che ha il falso nome di Siveno, figlio di Mintèo, e lo alleva nella sua reggia. Tra il giovanetto e la figlia di Polibio, Lisinga, nasce una storia d’amore che il padre di Lisinga incoraggia. Demetrio (II) nel frattempo recupera il regno e si mette sulle tracce di Mintèo e del figlio, scoprendo dove si è rifugiato. Decide dunque di recarsi nel regno dei Parti sotto il finto nome di Eumene, ambasciatore di Siria.